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English and French to Italian

Vecchie e nuove forme della sessualità:
l'impatto del Covid nelle relazioni intime e nella ricerca di affettività
Traduzione medica IT > EN

Introduzione

Il Covid si è posto come una linea di cesura nella storia collettiva ed individuale. Sono state sotto gli occhi di tutti le sue nefaste conseguenze a livello economico, politico e sociale, mentre più controverso è quanto accaduto nella vita dei singoli individui, a prescindere che siano stati direttamente o indirettamente colpiti dalla malattia.

La definizione di trauma è a buon diritto applicabile al periodo immediatamente successivo alle prime misure adottate contro il Covid. L’esistenza di un evento traumatico è attestata dall’impatto che si registra sugli individui che ne sono colpiti o su una società, nel caso dei traumi collettivi.

A definire un trauma non è soltanto l’entità dell’evento, bensì le sue conseguenze sull’equilibrio psicofisico delle vittime che, come riporta Aydin [4] “viola le idee e le aspettative familiari sul mondo di un individuo o di una società, facendoli sprofondare in uno stato di estrema confusione e incertezza”.

Forme di trauma psichico individuali sono causate da abusi sessuali e violenza domestica, soprattutto nell’infanzia, mentre guerre, disastri naturali e altre forme di violenza di massa sono responsabili dei traumi collettivi.

In molte società il Covid è andato ad aggiungersi ad altre fonti di sofferenza, come guerre, disastri naturali, terrorismi e molte altre condizioni. La cifra caratteristica di questo trauma, la pandemia, è stata la perdita intesa come morte di milioni di persone, perdita di posti di lavoro e di risorse finanziarie, ma anche -ed è il focus di questo articolo- rinuncia alle libertà di movimento e di relazione. La pandemia ha imposto un cambiamento nelle modalità relazionali. Un motto che ha goduto di un certo successo recitava perentoriamente: “tutti a casa”. Il “tutti a casa” implicava la rinuncia agli amici, alle attività di svago o sportive, ai divertimenti e alla cultura, tutto ciò che era superfluo e non rientrava nel nucleo stretto dei conviventi abituali.

Vedendola in ottica adleriana, la nostra vita è stata quindi eccezionalmente ridotta a due soli compiti evolutivi: quello del lavoro, almeno per chi l’aveva, e quello sentimentale, sempre per chi l’aveva. La dimensione della socialità, la compartecipazione emotiva con i propri simili (che nasce dal legame affettivo primario e determina un “bisogno” di cooperazione, nel profondo funzionamento dell’individuo) così come il bisogno di una rete allargata di appartenenze e relazioni sono stati fortemente compromessi [24].

Cercare di comprendere in che modo le persone hanno cercato soluzioni creative e nuove per mantenere viva questa parte fondamentale della vita, in un periodo di grande crisi come quello in cui siamo tuttora immersi, è una delle sfide che noi terapeuti dobbiamo porci per immaginare di avere poi strumenti efficaci nelle nostre relazioni terapeutiche e conquistare una “pro-attiva creatività” [18].

Cinzia Artioli, Monica Bartoli Riv. Psicol. Indiv., n. 91: 77-92 (2022) Questo è un estratto da un article open access distribuito secondo i termini delle Licenze Creative Commons Attribution, ricavato dai Free Medical Journals (Geneva Foundation for Medical Education and Research). Per lo scopo di questo portfolio, le note sono state rimosse dal testo.

Old and New Forms of Sexuality:
How COVID-19 Impacted Close Relationships and the Search for Affection
Medical Translation IT > EN

Introduction

The COVID-19 pandemic represented a major shift in both individual and collective life. The massive economic, political and social consequences of the pandemic have been before everybody's eyes, while its impact in each person's private life remains largely hidden regardless of whether they have been directly or indirectly affected by the disease.

The early COVID-related measures that were implemented at the pandemic onset are enough to be considered a cause for trauma. As a matter of fact, the occurrence of a traumatic event is defined by the impact on the people who experience it, or the society in the case of a collective trauma.

The impact of trauma is not solely determined by the severity of the event, but also by its effects on the mental and physical well-being of its victims. As reported by Aydin [4], the experience of trauma: “Violates the familiar ideas and expectations about the world of an individual or society, plunging them into a state of extreme confusion and uncertainty".Individual psychological traumas are caused by sexual abuse and domestic violence, particularly when they occur during childhood. In contrast, wars, natural disasters and other forms of mass violence are responsible for collective traumas.

In many countries, Covid-19 added to preexisting forms of suffering, such as wars, natural disasters, acts of terrorism and many other afflictions. The main aspect of the traumatic experience brought about by the pandemic has been the concept of loss, as can be found in the death of millions of people, the loss of jobs and financial assets, and the loss of the freedom of movement and meeting. The pandemic imposed a shift in the way we were supposed to live our relationships from then on. A common message that spread across our society was the uncompromising “Just stay home”, which implied you had to give up on your friends, your leisure or sport activities, and participation to culture and amusement. All these activities became unnecessary and, since they implied a contact other than that of core family members and roommates, were not allowed.

In Adler's perspective, our whole life was made to revolve around two evolutionary tasks only: professional life and love life. As long as you had either of them. The dimensions of sociability, of emotional sharing with other fellow humans –which has its roots in the primary attachment bond and brings about a “need” for cooperation in the deep functioning of the person–, as well as the need for an enlarged network of relationships and belonging have been severely compromised [24].

One of the main challenges we are called to face as therapists is trying to understand the way people searched for creative and new solutions to keep this fundamental part of life alive, especially in an extremely critical period like the one we are still living in. We need to outline effective treatments that can be implemented into our therapeutic relationships and let us achieve a “pro-active creativity” [18].

Cinzia Artioli, Monica Bartoli Riv. Psicol. Indiv., n. 91: 77-92 (2022) This is part of an open access article distributed under the terms of the Creative Commons Attribution License, according to Free medical journals (Geneva Foundation for Medical Education and Research) For the purposes of this portfolio, footnotes have been removed from the text.